NOVITA': Speciale Val di Susa |
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Sci |
In Val Susa alla scoperta dei tesori dell'arte e della natura
La prima parte del viaggio, partendo da Torino, si svolge sulle basse colline all'imbocco della Valle e tocca alcune tappe molto significative: Rivoli, nota per il Castello dei Savoia oggi Museo di Arte Contemporanea, Avigliana, antica città di impianto medievale adagiata sulle sponde dei Laghi omonimi. Per maggiori informazioni si faccia riferimento all'itinerario "I Laghi di Avigliana, a due passi da Torino". Giunti ai primi ripidi contrafforti della Valle, l'itinerario storico artistico prosegue con uno dei monumenti più famosi del Piemonte: la Sacra di San Michele (monumento simbolo della Regione Piemonte), un complesso di edifici imponente e suggestivo. Costruita, secondo la leggenda, con l'aiuto degli angeli, fa tutt'uno con la vetta del Monte Pirchiriano, dominando dall'alto tutto l'imbocco della Val di Susa e la pianura verso Torino. Il monastero sembra avere origine antichissima, di sicuro la sua importanza religiosa e politica comincia dal 1100, affermandosi come centro di cultura a livello europeo. Di questo secolo sono i pregevoli affreschi e il Portale dello Zodiaco. A nord dell'Abbazia sorgono i resti della torre da dove la leggendaria bell'Alda si lanciò per sfuggire ai Saraceni e fu salvata dagli angeli. Tappa successiva, in direzione del passo del Moncenisio, l'Abbazia benedettina della Novalesa. Fondata nel 726 e più volte distrutta, conserva intatta l'originaria imponenza. Tra le sue mura è stato ritrovato il Chronicon Novalicense, uno dei più antichi documenti storici piemontesi. E i monaci che tuttora vi risiedono sono maestri nell'arte del restauro di libri. Il complesso comprende la grande chiesa, il convento e quattro cappelle romaniche, decorate con notevoli affreschi. Percorsa da eserciti di ogni epoca (Carlo Magno l'attraversò per venire in Italia a combattere i Longobardi), la Valle conta moltissime costruzioni difensive: il Castello del Conte Verde presso Condove, la casa-forte dei Visconti di Villarfocchiardo, il Castello Borello di fronte a Bussoleno, il Castello medioevale del XII secolo di San Giorio, paese dal nucleo antico culminante con la Cappella del Conte (1328), che fa parte del circuito del Museo Diocesano di Susa. Ma il più famoso e suggestivo è il Forte di Exilles, poco dopo Susa: in origine fortificazione romana, oggi è un labirinto di corridoi, scale e sotterranei, dall'atmosfera fosca, anche per aver tenuta rinchiusa in una torre la leggendaria "Maschera di Ferro". Interessante l'abitato attorno al Forte, con le strette viuzze che ricalcano la pianta di un accampamento romano. Nel giro della Valle non può mancare una visita a Susa, città antichissima, già capitale di un prospero regno prima della conquista romana. E' una città ricca di testimonianze storiche: l'Arco di Augusto, eretto tra il 9 e l'8 a.C. per celebrare il patto tra l'imperatore romano e Cozio I re di Susa, le antiche mura con l'imponente Porta Savoia, la cattedrale di San Giusto, costruita da Manfredo II nel 1029, l'acquedotto romano del IV secolo e l'antico borgo dei mercanti. Lungo la strada che da Susa porta al valico del Monginevro, si incontrano numerosi paesi, tipici abitati di montagna, molto frequentati come centri di villeggiatura estiva ed invernale. Infatti la Valle è famosa per lo sci alpino, disponendo del comprensorio della Via Lattea, con oltre 400 chilometri di piste. Lo sport è un altra delle caratteristiche importanti della Valle di Susa, che sarà protagonista nelle Olimpiadi di Torino 2006. Oltre allo sci, è possibile praticare l'alpinismo (tra le mete classiche il Rocciamelone, il Rocciavrè, la Punta del Villano, lo Chaberton), il trekking (Valle Stretta, Madonna del Lago Nero, il Gran Bosco di Salbertrand).
Gastronomia: In Val di Susa si possono apprezzare alcuni tra i migliori prodotti della tradizione montana piemontese, riconosciuti col marchio di tipicità: il prosciutto dell'alta Val di Susa, i salami, i formaggi tipici (Murianengo, Toma del Piemonte, Raschera, Reblochon del Moncenisio), i funghi, i marroni e le mele della Val di Susa, le patate di montagna di Cesana, i vini (Cimont) e i liquori a base di erbe (Genepy, Amaro delle erbe alpine delle montagne di Cesana). Tradizioni: La tradizione rivive anche nelle feste folkloristiche: a Giaglione, Venaus e San Giorgio gli "Spadonari" si esibiscono in danze armate, così come il tipico ballo del "branc" ricorda gli antichi riti propiziatori della fecondità della terra, o ancora le sfilate in costumi occitani. Informazioni utili I.AT di Avigliana Uffici Turistici Parco Naturale Orsiera Rocciavrè - Orrido di Chianocco Parco Naturale dei Laghi di Avigliana Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 25 Gennaio 2017 17:11 |